Addirittura sembra che il ministro Giorgetti sia volato in USA per le trattative e che ci sono 1000 posti di lavoro in gioco.

Io ci conto, ma intanto pare che serva un terreno libero da infrastrutture edilizie, vicino a vie di comunicazione, con tanta acqua a disposizione e una estensione di 300 ettari.

Il consigliere regionale Amati in questo articolo dice che solo a Brindisi c'è un area con queste caratteristiche, non Bari e non Lecce.

Vado su Google Earth per restituire l'idea di quanti sono 300 Ha.

Le aree campite in giallino, in alto a sinistra Brindisi e in basso a sinistra Bari, sono estese per quella grandezza … e non sono libere (per l'acqua, l'Apulia sitibonda si sta attrezzando)!

Ma secondo i media siamo in ballo e occorre ballare.

Io ci credo e torno a cercare notizie sugli affari di Intel quindi digito “new factory Intel” per credere.

Scopro che Intel ha già varie fabbriche in giro per il mondo, ma anche tanti investitori che vogliono una grande fabbrica in Europa; Trovo in questo articolo del mese scorso che Intel, dopo l'Irlanda dove ha già un insediamento, cerca casa dove ci sono le migliori condizioni “ambientali” e sta facendo “benchmarking” (non ministri o consiglieri che fanno voli pindarici). L'esito è meno entusiasmante di quanto i media stanno annunciando stentoreamente e l'Italia è al 11° posto su 14 Paesi (cfr. tabella contornata di rosso al centro).

Nonostante tutto ci spero e scavo un altro po' sul web ma trovo che in Israele a marzo scorso “Intel confirmed on Sunday that it had begun building a new manufacturing center at an estimated cost of $10 billion in Kiryat Gat … [and] Last week, the company said that it planned to employ 1,000 more Israelis, expecting that its Haifa center will develop the “chips of the future”.

Cioè, da Google translate, Intel “ha cominciato a costruire” un nuovo insediamento e … prevede di assumere 1000 israeliani.

La mia fiducia comincia a barcollare, ma immagino che la potenza economica di Intel sia così grande che può fare “più fabbriche per tutti” (dove l'ho già sentito questo slogan?) e torno dapprima su Google Earth a cercare la fabbrica israeliana e trovo nell'immagine in alto a destra di agosto 2020 dove c'è un'area di 85 Ha occupata dalla multinazionale. E la nuova fabbrica? Vado su Sentinel Hub di Copernicus e trovo questa immagine di avantieri 27 ottobre 2021 (cfr. basso destra) in cui si vedono bene tutti i tracciati stradali e qualche grosso manufatto a Est del vecchio insediamento. E l'area occupata? Tutto compreso sono 300 Ha come prevedibile (area in campita celeste).

Dunque Intel vuole fare un grosso investimento in Europa e secondo Politico è in stretto contatto con i suoi partner scientifici in Belgio, Germania e Francia; Nel ranking dei posti dove è più semplice effettuare un investimento in grandi impianti, l'Italia non è propriamente in una buona posizione e i nostri politici stanno premendo perché la scelta viri verso il Mediterraneo.

Ok, diciamo che alla fine Intel decida per una zona a Sud-Est del Belpaese, ma io mi chiedo dove sarà possibile trovare in Puglia un'area con le caratteristiche richieste e soprattutto, fra un anno, così come constatato per Israele, saranno già in costruzione le cosiddette opere di urbanizzazione primaria … (magari non ancora visibili dallo spazio, ma almeno non ostaggio dei vari comitati No-Chips che si saranno già costituiti)? :-D

Spoiler al 16-03-2022

... Di certo ci sono solo i renderings della fabbrica che sorgerà a Magdeburgo nella zona industriale di Eulenberg e questo è un inciso tristissimo per l’Italia: non siamo capaci di fare squadra come invece sanno fare i tedeschi ...  Ad ogni modo non sarà facile ottenere tutto quanto previsto sia perché siamo ancora a livello di intenti dove Intel dovrà avere una convenienza economica rispetto al Sud-Est asiatico (ci torno dopo) e il Chips Act dovrà contemperare rigore di bilancio europeo e allentamento dei vincoli sugli aiuti di Stato ... quando i politici nostrani si accapigliano per chiedere alle aziende di investire sul territorio italiano non dicono agli italiani che la maggior parte dell’investimento sarà a carico dello Stato

Cfr. mio articolo intero su linkedIn.